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Cos'è l'ecoartigianato?

Ultimo Aggiornamento: 18/12/2008 09:48
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Città: CASALE MONFERRATO
Età: 58
Sesso: Femminile
18/12/2008 09:48

Cosa si intende per artigianato eco-compatibile
da www.ilpaniere.it


Per Artigianato Eco-compatibile si intende quel tipo di lavorazione e produzione di manufatti che abbiano una stretta correlazione con il rispetto della natura, con la vita sana e naturale. Gli oggetti, in genere ad uso domestico e famigliare, hanno come requisito basilare la materia prima che è atossica e la conseguente lavorazione che deve mantenere inalterate le sue particolarità di atossicità.

La ricerca di nuovi e antichi materiali, fa del lavoro artigianale eco-compatibile una fonte inesauribile di nuove proposte per una vita veramente alternativa alla proposta di massificazione industriale dalla quale siamo continuamente investiti.



L’artigianato all’interno del mercatino biologico "IL PANIERE"

L’artigianato, nell’ambito del mercatino "IL PANIERE", riveste un ruolo molto importante poiché fa da cornice a tutti i produttori alimentari, ma ben si integra nella filosofia di vita che "IL PANIERE" si prefigge.
Infatti gli artigiani che espongono sono pregati di avere una "mente ecologica" e quindi di utilizzare materie prime completamente atossiche.
Sono ammessi prodotti inerenti all’uso domestico, alla vita di campagna, alla ricerca di una naturalità, da vivere spontaneamente :

Terrecotte e Gres per la casa e la cucina realizzati con argilla e colori atossici
Ceste e vimini per uso domestico e campagna
Tessuti tinti naturalmente e lavorati a telaio di ottima qualità e fattura
Lane naturali o tinte con colori naturali
Lavorazioni del legno senza uso di vernici sintetiche.
Giochi per bambini proposti in varie tecniche, sempre atossiche e naturali
Fiori secchi che come da regolamento devono essere coltivati, raccolti, seccati e utilizzati artisticamente dal produttore stesso.
Candele di cera d’api, modellate artisticamente, senza uso di paraffina.
Strumenti musicali ricavati da materiali della natura (canne, zucche, legno ecc…)
C’è chi lavora la cartapesta e realizza marionette splendide e giochi per bambini.
Il cuoio è ammesso se la concia è al vegetale certificato.
La lavorazione della carta in proprio che permette di fare delle opere di cartonaggio utili e originali.


Per quanto riguarda tutti i materiali e prodotti realizzati con vetro, metallo o altri se non sono ad uso domestico non possono essere ammessi, possono piuttosto fare domanda di partecipazione presso il mercatino che tratta solo prodotti artigianali e che è stato creato apposta per dare a tutti gli artigiani la possibilità di lavorare.


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REQUISITI PER COLORO CHE SVOLGONO OPERE DEL PROPRIO INGEGNO A CARATTERE CREATIVO

Occorre stabilire una differenziazione attenta tra le tecniche artigianali, individuando i mestieri con molta precisione secondo criteri quali:


1) MATERIALI USATI
2) TIPO DI STRUMENTI
3) QUANTITATIVO DELLA PRODUZIONE ED ASSENZA DELLA PRODUZIONE IN SERIE
4) DIMOSTRAZIONE DI LAVORAZIONE SUL LUOGO DI VENDITA
1) MATERIALI:
e' prevalente l’uso saggio e creativo delle risorse che la Natura offre o scarta Perciò l’uso di materiali grezzi. Solo in quantità minima è consentito l’uso di materiale semi pronto ad essere trasformato.

2) STRUMENTI:
i macchinari devono essere adatti alla lavorazione del singolo pezzo e non a lavori in serie. Le tecniche tradizionali si avvalgono di strumenti semplici. Per questo sono esclusi quegli artigiani che lavorano con macchinari di tipo industriale o troppo meccanizzato, ove sia escluso qualsiasi tipo d'intervento manuale.

3) QUANTITATIVO DELLA PRODUZIONE:
i manufatti devono essere pezzi unici (non inteso in senso artistico ma perché lavorati pezzo per pezzo).Per cui la quantità è limitata a consentire un reddito massimo che una persona lavorando da sola con le sue mani può produrre. ( Non è possibile avere dipendenti, al massimo è consentito avere soci). Se la produzione industriale ha come criterio quello della quantità dal punto di vista del consumo, il piccolo artigiano impiega molto lavoro personale su ogni pezzo e ne privilegia la qualità.

4) DIMOSTRAZIONE:
l'insegnamento come trasmissione di valori culturali, come legame con i mestieri della tradizione ! Il fine è di dimostrare e far riconoscere un'identità particolare a questi mestieri che non si fonda solo sulle differenze tecnologiche (pur importanti, vedi i lavori definiti pseudo - artigianali). Ma anche e soprattutto sulla coscienza del " valore " che il fare con le mani " esprime tramandando un'indelebile traccia nella storia dell'uomo!



Riflessioni sui requisiti

"Sia che un artigiano lavori il ferro o l'oro, il filo d'argento o l'avorio, dobbiamo riconoscere che solo la familiarità più intima con questi materiali può condurre a quel "sentimento" delle loro esigenze e dei loro limiti sul quale possono allignare queste attività.
L'uomo può essere creativo unicamente in relazione a problemi che si sforzi di risolvere. L'idea dell'artista come essere divino che trasforma il caos in una specie qualsiasi di ordine, in libero dispiegamento della sua creatività, è un mito romantico. Persino Beethoven era un "com-positore", lavorava all'interno di un medium fissato e all'interno di una salda tradizione, com-ponendo le sue note in meravigliosi patterns nuovi che sono, ovviamente, modificazioni di altri da lui appresi e studiati.
"Il fare vien prima del verificare", in tutti i casi la scelta precede la fattura. L'artigiano deve avere a portata di mano il materiale che dovrà servirgli come "medium".
Raramente l'ammirazione che proviamo per un qualsiasi oggetto bello può venir scissa dalla stima che diamo del suo valore materiale. La sua unicità o rarità, la sua preziosità e il suo costo in termini di fatica e d'abilità, contribuiscono tutti al nostro atteggiamento....Da questo punto di vista una decorazione fatta a macchina è un'assurdità.

Inoltre il legame tra prezzo e apprezzamento ha un corollario nel tabù dell'imitazione. Il dispendio dev'essere reale e non mistificatorio. "Non è tutt'oro quel che luccica" è una massima morale, ma scivola facilmente nella massima critica che quanto è degno di splendere va lavorato in oro vero. (omissis)...qualsiasi tipo di mistificazione che catturi l'occhio... dimostra il bisogno di un occhio discriminatore, che sappia distinguere il genuino rispetto al falso e i contrassegni della devota maestria rispetto ai modi sbrigativi del lavoro scadente
L'uomo non sarebbe uomo se non ponesse la padronanza del movimento al servizio di ulteriori finalità. Il canestro intrecciato, il panno intessuto, la pietra incisa o il legno intagliato, registrano e preservano quel piacere del controllo che è inseparabile dal sorgere dell'arte decorativa. Nello stesso tempo lo schema stesso è piegato a servire finalità culturali; la tradizione pretende il diritto di restringere la libertà del gioco man mano che i motivi acquisiscono significati."

(Ernst H. Gombrich Il senso dell'ordine Einaudi 1984)

Proponiamo in questo numero il tema dei "REQUISITI" che in linea di massima definiscono e riconoscono un prodotto artigianale.
All'apparenza possono sembrare delle regole imposte, studiate per porci dei limiti e renderci meno liberi (e si alza più forte il lamento contro la società - individuo che incatena ogni guizzo di vita di quest'ultimo), ma se riflettiamo senza lasciarci influenzare da questa idea preconcetta, il riuscire a definire - circoscrivere una linea di partenza e di percorso universalmente riconosciuta, serve a togliere o ancor meglio a non far nascere delle confusioni.
La "scioltezza" della tradizione che un manufatto fosse costruito in quel modo preciso, con quel materiale, per raggiungere quella forma con quei colori e servisse a quello scopo, è oggi, in alcuni casi, superato, ma per cominciare bisogna almeno avere qualche indicazione.

Questi requisiti sono stati elaborati con l'aiuto di tanti artigiani che hanno compilato un "referendum" nel lontano '95, confrontati con numerose indicazioni forniteci da altri paesi (America, Argentina, Ecc.…). Non pretendono di essere una "certezza", ma solo stimolo e punto di riferimento e discussione!!



INDICAZIONI UTILI PER GARANTIRE UN PRODOTTO A LAVORAZIONE ARTIGIANALE

CANDELE :

Il materiale grezzo è la cera d’api ; è consentito l’uso della paraffina.
La materia prima si può trasformare attraverso la manipolazione diretta in qualsiasi varietà di forma . Sono accettate candele fabbricate immergendo lo stoppino nella cera fusa, e candele modellate su disegni originali.
Le candele prodotte con attrezzi o stampi destinati alla produzione in serie non sono accettate.
Il semplice intervento, seppur creativo da parte dell’artigiano su candele preconfezionate riduce notevolmente la qualità artigianale del prodotto.


CERAMICA :

La base di partenza deve essere il materiale grezzo (vari tipi d’argilla ….)
Il risultato finale ottenuto attraverso molteplici tecniche quali manufatturazione (modellato a mano), tornitura, fusione, stampo …. Deve essere un pezzo unico non di serie.
Gli strumenti consentiti sono:
Forno di cottura (dimensioni ….), pressa, tornio anche elettrico.
Per nessuna ragione è consentito usare piombo allo stato puro per oggetti da cucina.
E’ consigliabile usarlo non in unione con silice e allumina (fritta boroalcolica) per diminuire la pericolosità, almeno per l’artigiano. Alcune colorazioni sono ottenute da ossidi-coloranti che sono cancerogeni in polvere ma a smalto già cotto sono innocui.
Il ceramista nel proprio laboratorio deve evitare di creare polveri dannose ai polmoni e deve provvedere allo smaltimento dei rifiuti utilizzando il più possibile gli avanzi. Quando non sia possibile deve racchiuderli in un vaso e cuocerli.


CUOIO :

Il materiale di base è la pelle conciata ed eventualmente colorata.
E’ auspicabile utilizzare pelli conciate al vegetale e colorate con pigmenti naturali contro i pericoli dell’inquinamento delle acque e del suolo.
Non è consentito l’uso di macchinari industriali per il taglio e la decorazione in modo da garantire l’unicità del manufatto.
Accessori.
E’ consentito l’uso di oggetti preconfezionati ( fibbie, chiusure, borchie , …..) anche se è auspicabile l’intervento creativo dell’artigiano


LEGNO :

L’artigiano deve incominciare con un pezzo di legno allo stato naturale e trasformare la forma del legno in un prodotto finito.
Si possono utilizzare macchinari elettrici a lavorazione singola, quali: pialla, sega, tornio.


PUPAZZI ( Bambole, burattini, giocattoli di pezza )

Tali oggetti devono essere confezionati interamente dallo stesso artigiano senza l’utilizzo di parti prestampate o preconfezionate in serie ( teste, mani, piedi in plastica, biscuit, gomma, gesso e altri materiali ).
E’ auspicabile l’utilizzo di materiali naturali da utilizzare per le imbottiture : lana, cotone, sabbia, miglio, riso ….; e per l’esterno , lana, cotone, seta, argilla, paglia ….
Alcune parti possono essere cucite a machina o a mano invece che incollate ( facilità di lavaggio ).
Per quanto riguarda la sicurezza del manufatto ( essendo prevalentemente destinato ai bambini ) soprattutto per le piccole parti ( occhi, naso, capelli, bottoni ….) è indispensabile fare riferimento alla normativa CEE sulla sicurezza del giocattolo.


TESSITURA:

Lo strumento di lavoro è il TELAIO A MANO non elettrico.
I licci sono azionati con la mano (telaio pettine - liccio a tensione o da tavolo) o con i pedali (o calcole) e la navetta può essere azionata a mano o a " frusta " con le cassette per la spola ai lati del battente.
La produzionenon può essere di serie ma la pezzata può essere lunga a piacere secondo la portata del subbio.Si privilegiano le fibre vegetali (cotone, lino e canapa), le lane grezze a tinte vegetali o bianche spurgate (senza aver subito trattamenti chimici o di sintesi).Benvenute sono le lane sia filate a mano che a pedale.
Nella tintura con colori naturali in genere sono ammessi tali mordenti:
- Allume di rocca, cremortartaro
- Sale da cucina, aceto
- Idrosolfito Na (2) CO (3) ed ammoniaca per l’indaco.
In ogni modo qualsiasi materiale naturale - industriale - riciclato che serva ad esprimere la propria creatività è utile per tessere, riconoscendo allo strumento la duttilità che permette di creare dalla stoffa a metraggio, all’arazzo finissimo, al tappeto annodato, al pannello da muro, ecc. ecc.I lavori in patcword e stoffe riciclate eseguiti con macchina da cucire elettrica o a pedale sono ammessi quando prevale evidentemente l’alto tempo d’impiego di manualità.



testo redatto con la collaborazione di Erica Agazzani

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